Chris Paul, playmaker tra i più apprezzati di tutta l’Nba, era passato questa notte ai Los Angeles Lakers, ma per la prima volta nella storia del campionato di basket americano, un commisioner della Lega, ha bloccato tutto. La decisione, che in altri tempi avrebbe scatenato l’inferno negli Usa, è stata quasi “obbligata”, ha spiegato David Stern, in quanto lui oltre che dirigente dell’Nba è anche temporaneamente “tutore” dei New Orleans Hornets, la squadra in cui fino a ieri Paul militava, perché attualmente senza proprietario.
Il motivo è che lo scambio con Lamar Odom non gli era sembrato affatto equo, e così per evitare che i giocatori migliori finiscano tutti a Los Angeles, ha bloccato la trattativa. Per poter ingaggiare quello che da molti viene considerato il più forte playmaker del campionato al momento attuale, i Lakers si sarebbero dovuti liberare anche del grande Pau Gasol che sarebbe finito a Houston con la promessa di far partire Luis Scola, Kevin Martin e Goran Dragic con destinazione New Orleans, con il club della Florida che avrebbe avuto anche il diritto nella prima scelta del roster.
Ed invece tutto è saltato, o almeno per il momento rimandato. A Stern non va che una squadra possa arricchirsi di stelle in questo modo lasciando gli scarti, per modo di dire, agli altri, altrimenti verrebbe meno quel classico equilibrio che ha sempre contraddistinto l’Nba.
Nel frattempo che la situazione si sblocchi, il mercato ha interessato anche l’italiano Belinelli, messo temporaneamente nella lista free agent proprio dagli Hornets che inizialmente avevano deciso di fare a meno di lui, ma vista la situazione così bloccata, potrebbero anche reintegrarlo. Qualche scambio invece è andato a buon fine e riguarda il grande Tracy “T-Mac” McGrady che andrà ad Atlanta, Mike Dunleavy che finirà a Milwaukee, Caron Butler che andrà ai Clippers, Chandler a New York e Buttier e Curry che vanno a Miami.
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