Seppur con diversi problemi legati alle condizioni metereologiche, è partita la prima tappa italiana della coppa del mondo di sci. La gara che si sarebbe dovuta tenere sui 2.300 metri circa in Val Gardena è stata ridotta di trecento metri a causa dei forti venti in alta quota che avrebbero potuto infastidire gli sciatori alla partenza.
Il cambio di programma è stato un bene per Beat Feuz che ottiene il primo posto per la prima volta in questo torneo dopo essere arrivato per tre volte secondo. Una grande gara dello sciatore svizzero che precede tutti sin dalla prima manche e che alla fine chiuderà con ben tre decimi di distacco (un’eternità per lo sci) dal secondo, Bode Miller.
Ancora maggiori sono stati i tempi sugli altri inseguitori, Jansrud e Svindal, con addirittura già dall’ottavo posto di Mario Schiber un distacco di oltre un secondo. E gli italiani? Una vera e propria delusione. In primis perché si sperava che nelle gare di casa ci fosse una spinta a far meglio, e poi perché nel Super Gigante molte speranze erano rivolte in Christof Innerhofer che aveva vinto l’oro al Mondiale di Saslong.
Ed invece l’alto atesino non va oltre il ventiquattresimo posto, figlio di una condizione atletica precaria dopo l’infortunio subito a novembre. Meglio di lui, seppur di poco, fanno Peter Fill e Matteo Marsaglia, arrivati alle posizioni 22 e 23, un po’ poco per una nazionale che si sperava potesse rientrare almeno tra le prime 6-7 del Mondiale.
Intanto per quanto riguarda la classifica, Feuz fa un grosso passo in avanti visto che è quello che finora si è comportato meglio nella competizione. Anche se è al suo primo oro, bisogna considerare che è quello più costante visto che riesce sempre a piazzarsi bene sin dalla prima gara tanto da agguantare il secondo posto nella classifica generale, appena a 24 lunghezze da Svindal primo.
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