Vincerle tutte, subire pochi gol. Registrare la difesa, partire all’attacco. Ridare fiducia a pilastri del calibro di Francesco Totti e Daniele De Rossi. In Europa, la squadra più forte del momento è la Roma di Rudi Garcia, allenatore venuto da lontano per far tornare ‘in auge’ una squadra e una città che da dieci anni sognano di rivivere i fasti di Fabio Capello e Gabriel Omar Batistuta.
Rudi Garcia è al momento imbattibile, ha costruito un impianto di gioco che non si piega di fronte a niente e nessuno e che fino ad oggi ha inanellato vittorie su vittorie. Dopo le prime sette partite, la squadra ha collezionato sette vittorie segnando venti gol e subendone soltanto uno. Mai, in precedenza, un club era partito così bene.
Dopo anni critici, come quelli in cui in panchina c’erano Luis Enrique prima e Zdenek Zeman poi, i giallorossi sono dunque tornati a dire la loro. Ma non solo. Stanno stupendo tutti, mandando in visibilio i tifosi e facendo preoccupare gli avversari.
Merito, in gran parte, dell’ex tecnico del Lille. Garcia ha impiegato poco tempo per imparare l’italiano. Ancora di meno ci ha messo ad entrare nel cuore dei tifosi giallorossi. Lo ha fatto a suon di vittorie, di gol, dimostrando concretezza e fornendo equilibrio a una squadra che aveva bisogno di gioire. Lo ha fatto con alcune mosse strategiche ben calibrate. Ha bloccato la cessione di De Rossi, lasciato partire Osvaldo, caricato di nuovi stimoli Totti. In porta c’è una garanzia come Morgan De Sanctis. Per l’ex numero uno del Napoli gli anni non sembrano passare. In difesa, la spinta propulsiva di Balzaretti e del redivivo Maicon sulle fasce sono linfa vitale. A centrocampo, i piedi buoni di Pjanic e la freschezza di Florenzi fanno il resto.
Ecco perché, dunque, la Roma di Rudi Garcia è la squadra da battere.
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