Uno ‘zingaro‘ del calcio che, ovunque va, colleziona trionfi in campionato. Scudetti su scudetti. Per molti un mercenario, per altri il miglior attaccante del mondo. Per tutti un pericolo quando prende palla, difensori in primis. Zlatan Ibrahimovic è reduce da una stupenda prima parte di stagione con la maglia del PSG. La domanda è? Merita il pallone d’oro? Lo stesso attaccante ha parlato nel dopo partita della sfida contro l’Olympiakos di questo importantissimo trofeo: “Non è una cosa a cui penso perché non è importante. Non ho bisogno di quel trofeo per sapere di essere il migliore”.
Che il suo carattere sia quello di un combattente sicuro dei propri mezzi è cosa certa. Ma cosa gli manca realmente per alzare (peraltro ‘a casa propria’ visto che da due anni vive a Parigi) il trofeo? Niente, a differenza del passato. Ora si è sbloccato che in Champions, a differenza di quel ‘neo’ che si portava dietro con le maglie di Inter, Barca e Milan: non fare la differenza (gol pesanti) nelle competizioni europee.
Fuori dal campo Zlatan è sempre il ‘solito’. Ma quando è sul rettangolo di gioco cambia tutto e questa è forse una delle sue migliori annate. Merito dell’impianto di gioco del Paris Saint Germain, costruito su misura per la sua immensa classe. Merito, inoltre, della volontà di diventare un ‘Re’ in Champions. Gli anni passano e forse Zlatan, quando è solo e lontano da tutti, recita un mantra: “Ora o mai più”. Alzare la coppa dalle grandi orecchie è uno dei suoi obiettivi dichiarati. Che sia l’anno buono?
Foto | Franck Fife/ AFP /Getty Images