Bilancio deludente per i colori azzurri alle Olimpiadi di Sochi 2014. La spedizione tricolore era partita alla volta della Russia con un carico di speranze, ma alla fine della fiera le soddisfazioni sono state ben poche, considerando le otto medaglie portare a casa e gli otto quarti posti che lasciano l’amaro in bocca. Italia dunque regina delle medaglie di legno e costretta a rimandare le speranze all’edizione coreana del 2018.
Nessun oro per gli azzurri a Sochi 2014, peggior piazzamento dall’edizione del 1948. Dal 1984 a quattro anni fa l’Inno di Mameli aveva sempre risuonato nei Giochi Olimpici invernali, mentre in questa occasione ci tocca accontentarci dei gradini più bassi del podio. L’ultima speranza azzurra era legata alle imprese di Roland Clara, Francesco De Fabiani e David Hofer nella 50 km di marcia, ma proprio nella mattinata di oggi il trio italiano si è dovuto inchinare di fronte alla supremazia della Russia (primi tre posti) e di altre nazioni ben più agguerrite.
Resta un lumicino di speranza nel bob a quattro maschile, anche se il diciottesimo posto dopo le prime due manche di Bertazzo, Fontana, Romanini e Costa richiede un’impresa stratosferica per risalire in classifica. L’Italia dunque resta molto indietro in un medagliere dominato dai padroni di casa della Russia. La Norvegia ed il Canada chiudono il podio delle medaglie totali, mentre la Francia surclassa per una volta gli azzurri e si porta in nona posizione. Peccato per la spedizione azzurra, particolarmente sfortunata, in considerazione proprio delle otto medaglie di legno, che potevano trasformarsi in metallo e regalare qualche soddisfazione in più.
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