Il giorno prima dell’esame per Brunel e i suoi è stato animato dai migliori propositi. La nazionale italiana di rugby, senza Castrogiovanni e Parisse, si è lanciata nell’avventura “pacifica” per riscattare un Sei Nazioni da dimenticare.
All’Italrugby serviva una vittoria per tornare a sperare in un destino migliore, visto che nelle ultime 11 partite, 10 sono state perse. La prima occasione utile è stata l’incontro con le Figi ma l’esordio nel tour del Pacifico non è stato dei migliori. Stando al ranking IRB la nostra nazionale occupa il 14esimo posto preceduta dalle Figi all’11esimo, dalle Isole Samoa al 9° e dal Giappone al 12esimo. Tutte nazionali che dovranno essere affrontate, ma con che spirito?
Jacques Brunel comincia a sentire la sua panchina traballare. D’altronde nel tour nel Pacifico ha voluto portare con sé la nazionale che ha giocato male il Sei Nazioni inserendo soltanto poche variazioni. Ci si aspetta un buon esordio da Palazzani, cresciuto nel Calvisano campione d’Italia; ci si aspetta di rivedere il Venditti pre-infortunio.
Per ora, bisogna archiviare una brutta figura rimediata con le Figi che hanno sconfitto gli azzurri per 25 punti a 14. I nostri ce l’hanno messa tutta, hanno giocato dimostrando di essere superiori in mischia ma con una difesa molto poco efficace. Gli italiani hanno commesso moltissimi errori e i figiani ne hanno approfittato.
All’inizio gli azzurri hanno mantenuto il possesso e hanno fatto pressione sugli avversari ma la difesa figiana, dopo una partenza nel caos ha saputo riorganizzarsi. Gli azzurri da parte loro sono stati molto discontinui e questo li ha penalizzati fino alla perdita del match.