Per un campione tanto amato come Schumacher, ce n’è sempre uno molto discusso come Pistorius che a soli 27 anni, da campione paralimpico qual è, rischia 25 anni di carcere per via dell’uccisione della fidanzata.
Oscar Pistorius ha 27 anni ed è uno degli atleti più discussi degli ultimi anni. L’8 agosto con l’arringa della difesa in tribunale, si è chiuso il dibattimento a carico dell’atleta sudafricano che dovrà aspettare fino all’11 settembre per la sentenza definitiva.
I togati, nell’anniversario dell’11 settembre, decideranno se Pistorius è colpevole o innocente. La giudice che deve pronunciarsi si chiama Thokozile Masipa e dopo le ultime arringhe ha chiesto un mese di tempo per rivedere le carte processuali.
L’accusa ritiene che la notte di San Valentino del 2013, Oscar Pistorius ha ucciso intenzionalmente la fidanzata Reebva Steenkamp. Se questa tesi sarà accolta, allora Pistorius rischia fino a 25 anni di carcere.
La tesi della difesa, invece, ritiene che Pistorius abbia sparato su Reebva scambiandola per un ladro. La pena massima in caso di accusa per omicidio preterintenzionale è al massimo di 15 anni. Visto l’andamento del processo sono in pochi a ritenere che prevalgano le tesi della difesa che addirittura ha chiesto l’assoluzione di Pistorius parlando di “legittima difesa”.
Il legale dell’atleta ha ribadito che se avesse voluto uccidere la ragazza, Pistorius non avrebbe certo sparato all’altezza delle gambe e attraverso la porta di un bagno. È più facile pensare invece che avesse sentito dei rumori nel bagno. In più anche le versioni dei vicini di casa, rispetto alla litigata tra Reebva e Pistorius non coincidono con l’ora del delitto.
A favore della difesa, oltre all’incertezza delle ricostruzioni circa le ultime ore di vita della fidanzata di Blade Runner, giocano anche i movimenti della polizia sudafricana che avrebbe spostato degli oggetti della scena del crimine, inavvertitamente ma pur sempre inquinando il luogo in cui si è consumato il delitto.