La vicenda di Reeva e Pistorius avrà numerosi strascichi. Nonostante abbiano accettato di buon grado la sentenza, i genitori di Reeva sono decisi ad infangare l’onore di Pistorius e provano a colpirlo sull’orgoglio dicendo che i due amanti non facevano sesso.
I giudici hanno dato ragione a Pistorius riconoscendo che nell’uccidere Reeva non c’è stata volontarietà, ma l’omicidio resta e l’atleta paralimpico dovrà farsi qualche anno di carcere. Pistorius, in tribunale, si è dimostrato impassibile, come al solito. In fondo da un anno a questa parte l’atleta sudafricano ne ha sentite di tutti i colori.
Fin dai primi giorni dopo l’incidente che ha determinato la morte di Reeva, si era detto che trai due c’erano diversi problemi. A rincarare la dose e far capire di quali problemi si parlava, ci ha pensato la mamma di Reeva, la signora June Steenkamp che rivela una confidenza fattale dalla figlia: la sera dell’omicidio Reeva voleva chiudere la relazione con Pistorius perché aveva paura di andare avanti visto sapeva, inconsciamente che non sarebbe stata felice con un uomo così instabile che più volte si era dimostrato aggressivo e lunatico.
Secondo June Steenkamp, la figlia e Pistorius non avevano mai fatto sesso, non avevano avuto alcun rapporto sessuale perché la figlia, da brava ragazza quale tutti la ricordano, non voleva arrivare fino a quel punto di coinvolgimento.
Più che una rivelazione, però, sembra una trovata pubblicitaria visto che le affermazioni della mamma di Reeva saranno replicate all’interno di un libro-biografia “Reeva: la storia di una madre” in uscita nei prossimi giorni. C’è poi la stranezza legata al fatto che la mamma della modella aveva sempre dichiarato di sapere pochissime cose sulla relazione di sua figlia con Pistorius, mentre ora viene fuori che conosceva addirittura la loro intimità.
All’omicidio per gelosia, comunque, non ha creduto nemmeno il giudice che ha preferito usare la versione di Pistorius per giudicarlo. L’atleta, intanto, deve fare i conti con una perdita di popolarità, denaro e libertà.