Link Campus University, ha lanciato il progetto The New Winning Generation va alla ricerca di storie vincenti. Storie di persone capaci con le loro idee, la loro tenacia e la loro forza d’animo di superare i loro limiti e conquistare traguardi importanti. Anche quando sono i soli a crederci sul serio.
Una di queste storie è quella di Paolo Zaffaroni, che ha vinto l’oro ai Mondiali di nuoto per atleti con disabilità intellettive che si sono disputati a Morelia, in Messico. Paolo ha conquistato la medaglia più importante sui 200 rana, dove l’atleta del comasco ha battuto i portoghesi Joao Soldato e Jose Vieira. L’atleta azzurro è stato capace anche di conquistare il bronzo nei 50 stile, dove il podio finale è stato deciso da un rush finale tra gli australiani Michael Cox (32’’82) e Aran Miller (32’’88) e per l’appunto Paolo Zaffaroni, medaglia di bronzo con il suo 32’’95.
I Mondiali di nuoto in Messico per atleti con sindrome di Down sono stati un vero successo per la squadra italiana e per la Federazione Italiana Sport Disabilità Intelletiva, capace di conquistare 8 medaglia d’oro, 12 di argento e 11 di bronzo.
Quella di Paolo Zaffaroni è una storia di impegno, sacrificio e talento. Nuota per l’Osha-Asp Como, storica società sportiva dove i protagonisti sono ragazzi disabili.
Convocato quasi per caso in Nazionale, agli Europei di Esterraja in Portogallo nel 2013 ha stabilito subito un record europeo nei 50 rana. Va più forte di tutti e, proprio nella rassegna continentale, riservata ad atleti affetti da sindrome di Down, ha vinto sette medaglie pur essendo il più giovane atleta iscritto alle gare. Quest’anno sono arrivati i Mondiali messicani, anche questi vissuti da assoluto protagonista.