Si chiama Harry Westlake ed è un fan della nazionale inglese, un giovane fan visto che ha appena 6 anni e ha vinto il concorso per scendere in campo con la sua nazionale, durante il 6 Nazioni cantando l’inno inglese. L’animosità con cui l’ha cantato è piaciuta a tutti ed ha fatto il giro del web.
La storia di Harry Westlake la racconta bene il Telegraph spiegando che la passione per il rugby di questo ragazzo è di famiglia. Entrambi i nonni giocavano a rugby e così anche suo padre e suo fratello che è più grande di lui. Il bello è che questo ragazzo ha le idee chiare anche sul suo futuro scolastico e rugbistico, che qui vive una proficua intersezione.
Sul campo di Twickenham Harry ci è finito grazie ad un concorso: ha dovuto scrivere in 100 parole perché ama la nazionale inglese di rugby. La sua spiegazione è stata scelta tra quelle di tantissime altre mascotte. E poi si preparato per bene all’evento: ha dormito con la divisa della Nazionale, quella che spera d’indossare in futuro. Ha imparato l’inno inglese a memoria. È stato sostenuto dai genitori che si sono mostrati orgogliosi della sua performance in campo.
Ha cantato con molto più ardore di alcuni giocatori, in piedi insieme a loro, lui davanti al capitano della Nazionale che però non è anche il suo giocatore preferito. Ma va bene lo stesso. Il suo giocatore preferito è Owen Farrell, l’ha conosciuto nel 2014 quando l’Inghilterra ha giocato con il Galles. Da allora questo ragazzo, che ha anche avuto la fortuna di andare al ritiro della nazionale inglese mettendo in cassaforte tutti gli autografi dei suoi beniamini, sogna di essere allenato da Lancaster che lo apprezza per il sostegno, un vero ascensore (come quello della touche) per gli inglesi.
Poi la cronaca dice che la partita gli inglesi l’hanno vinta di misura contro un’Italia bella ma poco concreta. E non solo per il sostegno di Harry. Il ragazzo dichiara di voler seguire le orme del padre e dei nonni e magari fare la stessa carriera di un lontano cugino, Stack Stevens che la maglia della nazionale inglese l’ha vestita sul serio. Per il momento si allena con il Devonport Services U7, ma andrà avanti, questo è sicuro.
In Italia esiste un concorso simile per andare a cantare con la nazionale azzurra l’inno di Mameli ma è gestito da un’app Facebook di Cariparma e come si sa, i ragazzi dell’età di Harry, da Facebook, sono esclusi (o almeno dovrebbero.
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Photo Credits | Telegraph