Due consiglieri speciali del Presidente Aulas, Houllier e Labombe, hanno iniziato a litigare, non si parlano e si fanno rimbalzare le accuse tramite i media. La squadra ha perso il 50% delle partite disputate.
Il Lione che sta per affrontare la Juventus è in una crisi profonda, una crisi che interessa sia i giocatori sia i dirigenti. Non si tratta soltanto dell’ultima sconfitta contro il Nizza di Balotelli per 2 a 0, ma di un atteggiamento mentale rinunciatario ancor prima di entrare in campo.
Questione anche di immaturità di una rosa giovane che in più ha perso lo slancio positivo della scorsa stagione quando da gennaio in poi recuperò il terreno perso soffiando per differenza reti il secondo posto al Monaco. Dopo nove giornate di Ligue 1, il Lione è ottavo a dieci punti dal leader Nizza, e appare destabilizzato anche dalla guerriglia tra dirigenti che si riversa sul tecnico Genesio.
Due settimane fa i consiglieri speciali di Aulas hanno iniziato ad aggredirsi tramite i media. Una lotta di potere che ha messo in difficoltà l’allenatore considerando che il CT ha buoni rapporti con entrambi. La serenità della squadra è minata e questo fa prevedere un periodo estremamente difficile dal punto di vista sportivo. Il Lione, come anticipato, ha perso la metà degli scontri compresi due appuntamenti di Champions e Supercoppa. Così spiega le tensioni la Gazzetta dello Sport
Bilancio indotto in parte dagli infortuni di Fekir e Lacazette, mandati in campo troppo presto e tornati poi in infermeria, ma anche dai limiti del reparto difensivo dove Nkoulou non è riuscito a far dimenticare la cessione di Umtiti al Barcellona e l’ex giallorosso Yanga-Mbiwa offre prestazioni altalenanti. In panchina poi covano tensioni, con Valbuena pregato di trovarsi un’altra squadra a gennaio, e il centrocampista Grenier ai margini. E infine c’è il modulo tattico: un 3-5-2 imposto dalle assenze che rendevano impraticabile l’abituale 4-3-3, ma che funziona a singhiozzo. E il Lione ha due punti in meno in classifica rispetto alla scorsa stagione quando poi Genesio, a dicembre, fu promosso al posto dell’esonerato Fournier.