Il campionato 2016/17 si è concluso da qualche settimana ed è già tempo di pensare alla prossima stagione. Tutte le principali formazioni sono alle prese con il calciomercato cercando i rinforzi giusti per poter abbattere il dominio continentale del Real Madrid: la società del presidentissimo Florentino Perez, però, festeggia amaramente la seconda Champions League consecutiva. Colpa dei capricci di Cristiano Ronaldo e la voglia di cambiare aria dopo i problemi con il fisco spagnolo. Le merengues hanno battuto la Juventus nella finalissima di Champions League disputata a Cardiff: lo scontro tra queste due realtà non è stato casuale essendo due dei primi dieci club a livello finanziario della stagione 2016/17. Ma spendere vuol dire sempre vincere e ottenere risultati? Risposta negativa se si pensa che nella top ten dei club migliori dell’ultima stagione rientrano ben cinque club di Premier League.
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E se il Chelsea di Antonio Conte ha vinto il campionato e il Manchester United di José Mourinho si è aggiudicato il secondo trofeo continentale, ovvero l’Europa League, c’è un club che ha speso tantissimo senza portare a casa alcun trofeo. Parliamo del Manchester City: ha speso tanto la società qatariana per dar una delle migliori formazioni a Pep Guardiola ma sul campo i risultati non hanno portato ad alcun trofeo. Storia analoga al Paris Saint Germain: la formazione francese, infatti, pur rientrando tra i migliori club del Campionato 2016/17, non ha arricchito il proprio palmares non riuscendo a vincere alcun trofeo.
E Germania ed Italia? Se prendiamo il caso tedesco possiamo evidenziare come il Bayern Monaco abbia alle proprie spalle un solco insormontabile: la società bavarese, infatti, vince sul campo e anche sul fatturato. Se snoccioliamo alcuni numeri, del resto, possiamo vedere come il valore di mercato del Bayern sia pari a 2,4 miliardi di euro con un aumento del ben 20%. Quest’anno, tra le migliori formazioni del campionato 2016/17, ha sorpreso un po’ tutti il Lipsia che ha avuto dalla sua uno sponsor importante come Red Bull: ne è conseguito, però, che in Europa un’altra compagine abbia perso di smalto e forza, ovvero il Salisburgo. Il caso italiano? Purtroppo il nostro movimento è quello che desta maggiori preoccupazioni. L’ingresso in società dei cinesi per Inter e Milan potrebbe dare nuova linfa al calcio del Bel Paese così come i nuovi investimenti della Juventus della famiglia Agnelli. E la Roma di James Pallotta? Se andiamo a prendere in esame i numeri la società giallorossa, scottata ancora dall’addio di Capitan Totti, fa registrare sì una crescita (453 milioni e 17%) ma di gran lunga lontana dai primi dieci posti.