Approfondimento sulla stagione che ci siamo appena lasciati alle spalle, tra migliori e peggiori
Ci siamo appena lasciati alle spalle un Mondiale di Formula 1 2019 che evidentemente poteva essere molto più combattuto e spettacolare di quanto non sia stato. La sensazione che le Ferrari potessero dare di più, soprattutto in termini di sviluppo della vettura dopo i confortanti test della pre-season, senza dimenticare la lunga serie di errori dei piloti, è forte. Morale della favola? Hamilton ringrazia con l’ennesimo titolo, ma nulla di tutto ciò sminuisce i meriti del pilota inglese.
Tutte le pagelle del Mondiale di Formula 1 2019
Fatta questa doverosa premessa, è giusto analizzare in modo più dettagliato il Mondiale di Formula 1 2019 dal punto di vista delle pagelle. Comprendere chi ha fatto meglio o peggio rispetto alle previsioni della vigilia, infatti, è un aspetto cruciale anche per affrontare al meglio la prossima annata. Proviamo ad analizzare bene la stagione.
Hamilton 9: classe immensa, ma quella non è una novità. Il suo più grande merito nella stagione che si è appena conclusa è quello di aver mostrato una maturità per nulla scontata dopo i suoi primi anni di Formula 1. Finalmente è in grado di gestire al meglio i momenti anche critici di una stagione o di una gara, evitando spesso e volentieri di prendersi rischi inutili. Non una buona notizia per i suoi rivali.
Bottas 7: perfetto uomo squadra, al di là delle dichiarazioni bellicose anche nei confronti di Hamilton. Migliorato moltissimo ed in grado di prendere le decisioni corrette per agevolare il lavoro del suo “capitano”. Dovesse continuare così, rappresenterà un problema in più per gli avversari di Hamilton nelle prossime stagioni.
Leclerc 7: la sensazione che potesse dare di più è forte, ma nel complesso la sua stagione è stata più che positiva. Per nulla scontato avere un impatto del genere tra i big e con la Ferrari. Le cose potranno solo migliorare il prossimo anno.
Vettel 4: qualche lampo e la sfortuna in Canada, probabilmente devastante per il suo morale. Restano i tanti errori e la totale mancanza di capacità nel leggere le situazioni più importanti durante la stagione.
Verstappen 6: si mantiene ad ottimi livelli con una vettura in leggera crescita. Forse ci si aspettava qualcosa in più, ma a differenza di Hamilton, il fatto che limiti la sua “pazzia” potrebbe essere più un limite. La prossima, per lui, sarà la stagione della verità.