Stefano Domenicali spera di poter fare chiarezza nell'estate del 2021, visto nessuno sa ancora quale sarà la direzione.
A partire dal campionato del mondo di Formula 1 2022 ci saranno grosse novità sul fronte motori. Il 2021 è l’ultima possibilità per i produttori di motori di sviluppare il loro motore attuale, poiché dal 2022 in poi lo sviluppo del motore sarà congelato, fino ai nuovi motori nel 2025. Tutto questo è stato anticipato di un anno per accogliere Red Bull, che ora ha per creare i propri motori. La Honda si fermerà alla fine del 2021, ma lascerà correre la Red Bull con il motore attuale.
Cosa cambia con il campionato mondiale Formula 1 2022
Dal 2022 il focus di tutti i costruttori sarà sulle nuove normative sui motori, ma quando ne sapremo di più? Per ora si tratta solo di voci sul contenuto dei nuovi regolamenti e speculazioni su nuovi concorrenti come il Gruppo Volkswagen con Porsche o Audi.
È importante per la F1 ottenere chiarezza rapidamente e avere grandi marchi per il futuro. Con la partenza della Honda rimangono solo tre costruttori in F1, e questo non sembra essere sufficiente per un futuro sano. La Formula 1 dovrà quindi escogitare un concept con cui trattenere i costruttori attuali, ma anche attrarne di nuovi.
“L’obiettivo è questa estate. Non è un compito facile. Vogliamo un nuovo inizio. Il motore deve essere più economico, rimanere ibrido, funzionare con carburante sostenibile e inoltre non deve aggiungere peso extra all’auto. Deve consentire ai produttori di espandere il proprio portafoglio di tecnologie future, oltre alle auto puramente elettriche”. Questo quanto ha dichiarato Domenicali ad Auto, Motor und Sport nel corso di una recente intervista molto delicata.
Mentre la Formula 1 è ancora alle prese con un nuovo formato e attrae grandi produttori, la Formula E ha molti meno problemi con questo. Lì, il piano per la cosiddetta Gen3 è già pronto e grandi marchi come Porsche, Nissan e DS Automobile sono già impegnati in questo. La Formula 1 dovrà escogitare un buon piano per rimanere innovativa, ma non troppo costosa.
Dunque, se da un lato è fuori discussione che determinate regole entreranno in gioco solo a partire dal 2025, avendo in questo modo un’incidenza forse decisiva nel cambiare le gerarchie di questo sport, allo stesso tempo è fuori discussione che l’aggiornamento in questione si farà sentire già dal campionato di Formula 1 2022. Un freno allo sviluppo e progetti che resteranno cristallizzati.
Resta da capire se anche il discorso di ripresa della Ferrari verta in qualche modo attorno a questi trend, dopo quanto raccolto di recente.