Cosa dobbiamo aspettarci dall'appuntamento in programma domenica prossima
Potrebbero arrivare ottimi segnali dal Gran Premio del Messico per i tifosi della Ferrari. Grossi cambiamenti per il circuito. La Peraltada è stata ora trasformata in un tratto di circuito molto lento, il Foro Sol, meno impegnativo in termini di guida, ma offre ai fan l’opportunità di vedere le auto da vicino a bassa velocità. Le vetture passano tra tribune molto alte, solitamente gremite di tifosi che fanno così tanto rumore che anche i piloti in cabina di pilotaggio possono sentirle. Ci sono 17 curve sul giro di 4,304 chilometri e ci sono tre zone DRS. La gara si svolge su 71 giri, che equivalgono a 305.354 km.
Occhio al Gran Premio del Messico e alle belle sorprese ai tifosi della Ferrari
La Scuderia Ferrari non si nasconde più dietro un dito. Nelle ultime 5 prove del mondiale l’obiettivo è fissato: vincere la battaglia per il terzo posto nella classifica Costruttori . Le risorse tecniche per battere la McLaren a quanto pare ci sono tutte e non farlo significherebbe non massimizzare il pacchetto a disposizione. Perseguire questo obiettivo attraverso il raggiungimento del traguardo ha un significato molto più ampio del mero risultato numerico del terzo posto.
La necessaria fase di crescita, infatti, passa anche da questo punto: porsi obiettivi a portata di mano e raggiungerli. La storica squadra italiana è ansiosa di tornare sotto i riflettori. Per fare questo, la squadra del Cavallino Rampante deve crescere automaticamente, limitare gli errori, acquisire destrezza strategica nel weekend e, soprattutto, ottimizzare il materiale a disposizione.
La particolare posizione del circuito messicano offre diversi spunti tecnici su cui lavorare. Riferendosi al lato motore, oltre ai “problemi” creati dalla diversa rarefazione dell’aria strettamente legata alla potenza della turbina, c’è un altro elemento da segnalare: il sistema ibrido del propulsore.
I due motogeneratori MGU-K e MGU-H giocheranno un ruolo molto importante. Non si tratta solo del valore relativo alla quantità di energia recuperabile, comunque di livello medio-alto, quanto piuttosto dell’importanza relativa all’efficienza dell’intero sistema. L’ultimo aggiornamento effettuato dai tecnici di Maranello sul motore 065/6 ha infatti incrementato prestazioni e produttività e il circuito di Hermanos Rodriguez, sotto questo profilo, rappresenta un test convincente per verificare definitivamente la qualità del lavoro svolto.
A livello aerodinamico, almeno sulla carta se teniamo conto delle caratteristiche intrinseche osservate sulla SF21 nel corso della stagione, possiamo indubbiamente definire favorevole alla Ferrari la pista situata alle porte di Città del Messico. Gli uomini di Maranello lo sanno e la voglia di portare a casa un grande risultato aleggia nella mente della Ferrari. Vedremo se ci sarà una svolta domenica prossima.