Maggiore indipendenza per il team, in vista delle gare della prossima stagione
Ci sarà maggiore indipendenza in casa Alfa Romeo nel corso del prossimo Mondiale di Formula 1 rispetto alla Ferrari. Sostanzialmente, il team non sarà una copia dell’auto di Formula 1 2022 della Scuderia Ferrari, come potrebbe essere la Haas progettata a Maranello da Simone Resta e costruita alla Dallara. Il team di Hinwil allenta i legami con la squadra italiana, ricercando una maggiore autonomia progettuale che lo avvicini ad essere un vero produttore, dato che non farà più funzionare il cambio e la sospensione posteriore, ma continuerà ad utilizzare un propulsore fornito da la squadra di Maranello.
Cosa cambia in casa Alfa Romeo rispetto alla Ferrari
La notizia, riportata da Motorsport Italia e arrivata in maniera piuttosto sorprendente, mette in luce la linea tecnica che il team principal Fredric Vasseur ha voluto dare alla struttura svizzera sempre meno dipendente dalla Ferrari. È facile prevedere che l’Alfa Romeo sia un’auto diversa dalla 674 che è attualmente in fase di sviluppo nel Reparto Corse Ferrari.
La monoposto ad effetto suolo sviluppata da Jan Monchaux avrà quindi un approccio al nuovo regolamento con una filosofia ben lontana da quella del team di Maranello: secondo le prime indiscrezioni, la vettura svizzera che sarà guidata da Valtteri Bottas e Guanyu Zhou avrà un passo più corto rispetto alla vettura rossa e con uno schema di sospensioni che non incorporerà lo stesso tirante posteriore della Ferrari.
Con il proprio box in carbonio è possibile sviluppare concetti aerodinamici autonomi: l’Alfa Romeo ha tenuto aperta la possibilità di deliberare su una vettura facilmente adattabile alle esigenze che deriveranno dalla pista, modificando eventualmente il ritmo in fase di sviluppo per entrare la direzione della soluzione migliore.
I tecnici dell’Alfa Romeo hanno deciso di proseguire per la propria strada, seguendo anche un andamento aerodinamico che dovrebbe portare a mantenere i pacchi radianti posti sopra il motore Superfast per avere fiancate piuttosto snelle e lunghe sopra i tunnel Venturi. L’Alfa Romeo Racing cerca quindi una propria autonomia nelle scelte che portano al presupposto che la struttura zurighese voglia rendersi appetibile in un mercato che si apre anche ad altri produttori di motori in arrivo.
Staremo a vedere come andranno le cose nelle prossime settimane e, soprattutto, se ci saranno ulteriori novità con Alfa Romeo, a quanto pare decisa ad avere un’identità unica rispetto ai continui parallelismi con la Ferrari. Quanto riportato oggi, a tal proposito, rappresenta per questa scuderia un ottimo presupposto in vista del Mondiale 2022.