Ormai è riduttivo anche definirlo come l’erede dell’immenso Michael Schumacher. Sebastian Vettel, pilota tedesco in forza Red-Bull è lo sportivo del momento. Colleziona record e successi senza guardare in faccia nessuno. Il suo quarto mondiale ne è la prova.
Record
Pensare che il suo esordio in Formula 1, avvenuto nel non lontano 2007, ne è la prova. Sebastian ci ha messo poco a imporsi, e ha conquistato il suo primo mondiale già nel 2010, senza più fermarsi. Ora, a soli 26 anni ha nel palmares: 4 campionati del mondo (compreso l’ultimo) conquistati in batteria, 38 vittorie e 61 podi su 119 Gran premi disputati e, in particolar modo, 8 trionfi consecutivi nel campionato 2013, battendo il record di 7 successi consecutivi che proprio il suo predecessore illustre e connazionale Schumi condivideva con Alberto Ascari. Completano il quadro 44 pole position e 22 giri veloci.
Quello che più stupisce di lui, però, è la freddezza e la determinazione con cui affronta ogni Gran Premio. Nessun passo falso, nessuna distrazione. Tanta sicurezza, zero incertezze. Così, in ogni gran premio il copione è lo stesso, monta in macchina, saluta e se ne va… con buona pace dei vari Alonso, Hamilton e avversari vari che al massimo possono intuire l’espressione di felicità dipinta sulla sua faccia imberbe sotto il casco mentre taglia ancora una volta il traguardo là davanti, solo, prima di tutti.
Eppure lui non molla, mai.”Penso di avere ancora molto da fare”, ha dichiarato ad Austin dopo la vittoria – la 12esima dell’anno – del Gran premio degli Stati Uniti. E scusate se è poco… “Mister perfezione” guarda già oltre, non alla gara del Brasile ma al prossimo campionato. Nuove vetture, nuove specifiche tecniche, nuovi regolamenti ma con almeno una certezza, quella che l’uomo da battere resta lui, Herr Sebastian Vettel da Heppenheim, professione: “campione”.
Foto | Ker Robertson / Getty Images Sport/Getty Images