Zeman, con il suo Cagliari, reduce dalla sconfitta 2 a 1 con l’Atalanta, la settimana prossima gioca fuori casa contro la Roma e deve batterla, senza rancore, senza ripensare all’esonero dell’anno scorso.
Zeman è tornato in serie A, di nuovo, nonostante il suo modo di giocare, il suo carattere e il suo appeal siano perfetti per le squadre di B che vogliono fare il grande passo nella massima serie. Quest’anno allena il Cagliari ma le prime due partite non sono state all’altezza del tecnico boemo. I giocatori seguono alla lettera le indicazioni del mister, fanno verticalizzazioni da antologia ma il risultato finale lascia a desiderare.
Fatto sta che il terzo appuntamento del Cagliari è un appuntamento importante, con una delle squadre più forti della Serie A, la Roma, la stessa squadra che l’anno scorso l’ha esonerato. Eppure nell’ultima dichiarazione non c’è molto spazio per l’esperienza giallorossa di Zeman.
Il CT del Cagliari, infatti ha detto che considera tutti gli avversari uguali. Dopo un anno e mezzo dall’esonero, torna all’Olimpico dove era stato esonerato proprio dopo la sconfitta della Roma da parte del Cagliari. Di quella partita Zeman ricorda che fu una partita nata male e con tanti errori, dove la Roma cercò di rimediare ma poi ci fu il clamoroso autogoal del portiere.
Zeman dice che a Roma ci vive da 20 anni e che ha tanti amici romanisti e laziali ma gli avversari, per l’appunto sono tutti uguali. Fin qua niente di nuovo. Poi arriva la dichiarazione bomba, che è legata alla voglia di vincere contro la Roma, una vittoria che farebbe bene anche alla Juventus:
“Non ce l’ho con la Juve, anche perché sono nato juventino. Da piccolo dormivo con la maglia della Juve. Io ce l’ho con chi ha fatto del male al calcio e quelle persone lavoravano per la Juve.”
Ricordiamo che lo zio di Zeman, Cestmir Vycpalek, è stato un giocatore e un allenatore bianconero.