Sembrava impossibile battere il record di Nigel Mansell che firmò 14 pole position nel 1992, eppure Sebastian Vettel ce l’ha fatta. Certo, c’è da dire che quando Mansell arrivò primo 14 volte nelle qualificazioni, i Gran Premi erano 16 mentre oggi 19, ma resta comunque una grandissima impresa quella del giovane tedesco, considerando che ha appena 24 anni.
Si sono chiuse così, come sempre verrebbe da dire, le qualificazioni per l’ultimo Gran Premio della stagione 2011 di Formula Uno, quello del Brasile di Interlagos, battendo l’ennesimo record: cioè il giro più veloce sotto il minuto e 12 secondi (1′ 11” 918 per l’esattezza), superando di un battito di ciglia il suo compagno di squadra Mark Webber, e confermando ancora una volta lo strapotere delle Red Bull.
La griglia di partenza del diciannovesimo Grand Prix del 2011 sembra la fotografia della stagione: prima fila tutta Red Bull, seconda tutta McLaren (Button davanti ad Hamilton) e terza con la Ferrari di Alonso, però molto più distanziata delle monoposto britanniche sul cronometro, mentre per Massa si apre solo la quarta fila.
Questa la griglia completa: Vettel, Webber, Button, Hamilton, Alonso, Rosberg, Massa, Sutil, Senna, Schumacher, Di Resta, Barrichello, Alguersuari, Buemi, Petrov, Kobayashi, Perez, Maldonado, Kovalainen, Trulli. Per quanto riguarda le classifiche, c’è ben poco da dire. A parte il titolo conquistato da Vettel ormai da più di un mese, Alonso, Button e Webber si disputano la seconda posizione, mentre in fondo solo Trulli e Kovalainen hanno l’opportunità di cancellare quel brutto zero dalla casella dei punti.
Ma l’ultimo Gran Premio del 2011 potrebbe anche essere l’ultimo da pilota per uno che è diventato un mito della pista, Rubens Barrichello. L’ex ferrarista, oggi alla Williams, ancora non ha sciolto definitivamente ogni dubbio, ma dalle voci provenienti dal suo ambiente pare sia deciso ad abbandonare le gare proprio correndo l’ultima in casa. La gara inizierà alle 17:00, ora italiana, ed è prevista la pioggia che potrebbe creare non pochi problemi a chi, come Schumacher, ha impostato le prove con ben altre condizioni metereologiche.
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