Tutto secondo i piani. Un piccolo fuori programma si era avuto sabato con la vittoria nel doppio dell’Argentina, ma nella serata di domenica non poteva andare diversamente con Nadal in campo. Il beniamino di casa ottiene il terzo punto che dà alla Spagna la sua quinta coppa Davis, la terza negli ultimi quattro anni, un ruolino che entrerà nella storia.
Non che ci fossero dubbi, a dir la verità. Nadal, numero due del ranking mondiale, affrontava un Juan Manuel Del Poltro (numero 11) stanco dopo l’extra time contro Ferrer in gara 2, e con un giorno in meno per riposare. Eppure l’argentino è riuscito a resistere più di quanto ci si attendesse, visto che la partita è durata oltre 4 ore.
La tattica di Del Poltro è stata chiara: fare subito quanti più punti possibile per non metterla sulla resistenza. Ed infatti la partenza è stata delle migliori, con un 6-1 nel primo set che ha fatto per un attimo traballare le certezze di Rafa e del pubblico di casa che si è andato man mano spegnendo. Ma dal secondo set la musica è cambiata e, anzi, è tornata quella di sempre.
Nadal porta a casa il secondo set 6-4 e rispedisce al mittente il 6-1 nel terzo. Il quarto set è più equilibrato con lo spagnolo che passava in vantaggio e l’avversario che continuava a recuperare tanto da portare il match al tie break che alla fine Nadal porterà a casa. Gli argentini escono quindi a testa bassa, con il più deluso di tutti che è proprio Del Poltro il quale ha il poco invidiabile record di arrivare sempre secondo, visto che ha perso 4 finali di Coppa Davis su 4 disputate. Nadal invece torna a sorridere dopo le umiliazioni (in campo e fuori) subite da Djokovic, ed una volta tanto è lui a sollevare una coppa.
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