Lo spettro dei supplementari faceva troppa paura, e così il tiro della disperazione, quello sullo scoccare della sirena, era più una speranza che un vero tentativo di evitare l’extratime. E così palla a Basile che da 9 metri lancia e…mette la bomba. Passa così Bennet Cantù alla top 16 dopo aver battuto sul filo della sirena Bilbao. Una qualificazione a dir la verità quasi mai messa in discussione, e che va ad aggiungersi a quella già ottenuta dalla Montedeipaschi Siena 7 giorni fa. Peccato solo per Milano che non partecipa alla festa.
Le partite: Cantù partiva da un pericoloso +1 nella trasferta di Bilbao (-1), con l’ancor più temibile record di zero vittorie nelle trasferte. Partono forte gli italiani con Basile sempre sugli scudi ed un +13 nel primo tempo che avrebbe piegato le ginocchia a molte squadre. Non ai baschi, aggrappati a questa partita come ultima ancora di speranza per la qualificazione, che iniziano la seconda parte di gara a spron battuto e mandano al tappeto gli italiani, recuperandogli 9 punti.
A poco più di un minuto dalla fine poi c’è il sorpasso, e sembra tanto l’ennesima occasione gettata dalla finestra da Bennet, piegata da un Banic in formato Nba. Nell’ultimo minuto accade di tutto. Cantù si riporta avanti, la Gescrap recupera e a tre secondi dallo scadere il tabellone dice 64 pari. Rimessa laterale e palla a Basile che da centrocampo lascia partire il gran gesto tecnico. Palla nel canestro e partita chiusa.
Milano invece non esulta affatto, e se già con Gallinari in campo le aveva perse quasi tutte, senza il giocatore dei Nuggets può fare ancor meno. L’ultima speranza si chiamava Anadolu Efes, squadra turca che sarebbe dovuta essere solo la prima delle tante vittime che ci volevano per passare il turno. Ed invece non c’è mai partita. L’Armani Milano dura un quarto, il primo, ma già al secondo la situazione è disperata: 45-27. Nella ripresa gli italiani riescono piano piano ad avvicinarsi, ma la leadership degli avversari non viene mai messa in discussione e così la sconfitta è inevitabile. Ora l’unica speranza che ha l’Olimpia è che il Partizan stasera non vinca contro lo Spirou, ma dovendo poi vincere tutte le prossime partite, sembra che ormai non ci siano più dubbi.
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