Le stanze della politica si tingono d’azzurro ed ospitano i campioni olimpici e paralimpici tornati a casa con una medaglia al collo. L’occasione viene offerta dalla riconsegna della bandiera italiana al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che qualche mese fa aveva affidato il tricolore agli atleti in partenza per Londra, nella speranza che tenessero alto il nome dell’Italia nel mondo. Missione compiuta dalla stragrande maggioranza degli atleti, non tutti tornati a casa con un podio, ma capaci comunque di battersi per raggiungere l’obiettivo.
Il Presidente della Repubblica ha avuto parole di stima soprattutto per gli atleti delle Paralimpiadi 2012, ammettendo che dalle loro gesta è arrivata una grande lezione di vita:
Dalle prove di questi atleti ci è venuta una grande soddisfazione sportiva e un ulteriore motivo di orgoglio nazionale. Una grande lezione di vita, una grande lezione morale. Lo ha capito tutta Italia, vero Zanardi?
Accogliendo gli atleti nelle stanze del Quirinale, Napolitano ha poi esaltato la passione che si cela dietro i successi degli azzurri:
Accolgo volentieri l’idea del presidente Gianni Petrucci di considerare anche gli atleti parte del nostro migliore made in Italy, da far conoscere e valorizzare nel mondo. Sì, perché le loro vittorie sono proprio made in Italy, frutto della passione e del contributo di tanti, nelle nostre città e province grandi e piccole.
Una passione che ha portato all’Italia tanti successi sia nelle Olimpiadi che nelle Paralimpiadi, facendo risuonare per diverse volte l’Inno di Mameli all’interno degli impianti sportivi londinesi. Basti pensare – ad esempio – alle vittorie nella scherma nel corso delle Olimpiadi 2012 o a quelle appena sfiorate, come quella di Cammarelle, penalizzato da un giudizio di parte dai giudici della boxe, ma “premiato” dal Presidente con parole di stima. E come non ricordare i tanti successi portati a casa dagli atleti delle Paralimpiadi? Successi che restano negli annali e nel cuore degli appassionati e che dimostrano come l’Italia abbia molto da dire in campo internazionale.